? una sorta di ?mondo parallelo?, come in certi film fantasy: al suo interno pu? accadere di tutto e si possono incontrare persone di ogni genere: il Gruppo Misto del Parlamento ? una ?Terra di mezzo? della vita politica italiana, un limbo nato per far parcheggiare chi non sapeva dove altro andare e oggi diventato un gran minestrone che ha preso vita propria e che ha, innegabilmente, il suo peso.
Il ?manuale? della politica italiana recita che il Gruppo Misto ? quel settore parlamentare nel quale vengono inseriti d?ufficio tutti quei deputati e senatori che non sono iscritti a nessun altro gruppo. C?? chi lo chiama limbo, chi lo chiama purgatorio: accoglie tutte le formazioni minori che non hanno ottenuto un numero di componenti sufficiente a costituire un gruppo proprio e poi i singoli parlamentari, quelli che scelgono di non aderire a nessun simbolo. Il regolamento per formare un gruppo impone come soglia minima quella di 20 deputati oppure di 10 senatori. Ma siamo in Italia e nella regola sono previsti anche gli ?strappi?: cos? sia alla Camera che al Senato ? permesso formare un gruppo anche se non si possiede il numero minimo di parlamentari, purch? rappresenti un partito organizzato nel Paese.
Comunque c?? sempre il il Gruppo Misto, che si divide in componenti politiche e ognuna di queste, durante le dichiarazioni di voto, ha diritto alla parola. Alla Camera le componenti devono essere formate da almeno 3 membri, mentre al Senato ne basta uno.
Il Gruppo Misto al Senato conta attualmente cinque componenti partitiche diverse. Consultare sul sito di Palazzo Madama la loro evoluzione (http:// www. senato.it /leg/17/ BGT/ Schede/ GruppiStorici/00000009.htm), ? una lezione di scienze politiche all?italiana. C?? di tutto.
La sigla pi? attiva e compatta ? Sinistra ecologia e libert? , con sette esponenti, che ha al momento anche la guida del gruppo. Alle politiche 2013 il partito di Vendola non riusc? a far eleggere i dieci senatori necessari per fare gruppo a s?, cos? appena la legislatura ha preso il via i magnifici sette hanno conquistato la testa del Gruppo Misto. Alla presidenza Loredana De Petris, il vice ? Peppe De Cristofaro, il segretario Massimo Cervellini, tesoriere Luciano Uras, cui si aggiungono Giovanni Barozzino, Alessia Petraglia e Dario Stefano.
C?? poi il ?pattuglione? di ex del MoVimento 5 stelle: Fabrizio Bocchino e Francesco Campanella hanno una loro componente, Italia lavori in corso , di cui prima facevano parte anche Paola De Pin, Monica Casaletto, Alessandra Bencini, Louis Alberto Orellana, oggi nel Misto semplice, senza una componente politica precisa.
C?? Maurizio Rossi, entrato in Parlamento con Scelta Civica in quota Montezemolo, attualmente fondatore e unico aderente della componente di Liguria Civica .
Nel Misto anche dei senatori a vita, ma non tutti: l?ex presidente Carlo Azeglio Ciampi, Mario Monti e Renzo Piano. Mentre altri, come Giorgio Napolitano ed Elena Cattaneo, hanno fatto rotta per il gruppo delle autonomie. Poi c?? Salvatore Margiotta, autosospeso dal Pd dopo una condanna in appello per turbativa d?asta e corruzione.
Il misto ha perso per un soffio (e per il momento) la coppia azzurra Manuela Repetti e Sandro Bondi. Lei aveva scritto una lunga lettera per spiegare i motivi dell?addio, poi Silvio Berlusconi li ha invitati a pranzo e ha ricomposto e ingessato una frattura che, al momento, sembra in via di guarigione. Il Misto conta in Senato ventinove nomi.
Alla Camera la situazione appare ancora pi? complessa, per un totale nel Misto di 36 deputati. Quattro le componenti dichiarate: Alternativa libera , con 10 deputati, Movimento associativo italiani all?estero - Alleanza per l'Italia , quattro membri. Ci sono poi: Minoranze linguistiche , con cinque; Partito socialista italiano (Psi) - Liberali per l?Italia (Pli) con sei componenti. E sono 11 quelli non iscritti a nessuna componente e che non ne hanno fondata una propria: Tommaso Curr?, ex grillino come Alessandro Furnari, Cristian Iannuzzi, Vincenza Labriola, Paola Pinna e Alessio Tacconi; Aniello Formisano, un tempo Idv, proveniente da Centro democratico come Pino Pisicchio; l?ex Scelta civica Edoardo Nesi, gli ex Pdl Mauro Pili e Barbara Saltamartini.
Tutti senza una formazione dalla quale si sentano rappresentati ma, naturalmente, nessuno esclude che possano lasciare l?area di parcheggio ?ricollocarsi? in un partito a loro scelta.
Fonte iltempo.it
Un vero schifo.
Il ?manuale? della politica italiana recita che il Gruppo Misto ? quel settore parlamentare nel quale vengono inseriti d?ufficio tutti quei deputati e senatori che non sono iscritti a nessun altro gruppo. C?? chi lo chiama limbo, chi lo chiama purgatorio: accoglie tutte le formazioni minori che non hanno ottenuto un numero di componenti sufficiente a costituire un gruppo proprio e poi i singoli parlamentari, quelli che scelgono di non aderire a nessun simbolo. Il regolamento per formare un gruppo impone come soglia minima quella di 20 deputati oppure di 10 senatori. Ma siamo in Italia e nella regola sono previsti anche gli ?strappi?: cos? sia alla Camera che al Senato ? permesso formare un gruppo anche se non si possiede il numero minimo di parlamentari, purch? rappresenti un partito organizzato nel Paese.
Comunque c?? sempre il il Gruppo Misto, che si divide in componenti politiche e ognuna di queste, durante le dichiarazioni di voto, ha diritto alla parola. Alla Camera le componenti devono essere formate da almeno 3 membri, mentre al Senato ne basta uno.
Il Gruppo Misto al Senato conta attualmente cinque componenti partitiche diverse. Consultare sul sito di Palazzo Madama la loro evoluzione (http:// www. senato.it /leg/17/ BGT/ Schede/ GruppiStorici/00000009.htm), ? una lezione di scienze politiche all?italiana. C?? di tutto.
La sigla pi? attiva e compatta ? Sinistra ecologia e libert? , con sette esponenti, che ha al momento anche la guida del gruppo. Alle politiche 2013 il partito di Vendola non riusc? a far eleggere i dieci senatori necessari per fare gruppo a s?, cos? appena la legislatura ha preso il via i magnifici sette hanno conquistato la testa del Gruppo Misto. Alla presidenza Loredana De Petris, il vice ? Peppe De Cristofaro, il segretario Massimo Cervellini, tesoriere Luciano Uras, cui si aggiungono Giovanni Barozzino, Alessia Petraglia e Dario Stefano.
C?? poi il ?pattuglione? di ex del MoVimento 5 stelle: Fabrizio Bocchino e Francesco Campanella hanno una loro componente, Italia lavori in corso , di cui prima facevano parte anche Paola De Pin, Monica Casaletto, Alessandra Bencini, Louis Alberto Orellana, oggi nel Misto semplice, senza una componente politica precisa.
C?? Maurizio Rossi, entrato in Parlamento con Scelta Civica in quota Montezemolo, attualmente fondatore e unico aderente della componente di Liguria Civica .
Nel Misto anche dei senatori a vita, ma non tutti: l?ex presidente Carlo Azeglio Ciampi, Mario Monti e Renzo Piano. Mentre altri, come Giorgio Napolitano ed Elena Cattaneo, hanno fatto rotta per il gruppo delle autonomie. Poi c?? Salvatore Margiotta, autosospeso dal Pd dopo una condanna in appello per turbativa d?asta e corruzione.
Il misto ha perso per un soffio (e per il momento) la coppia azzurra Manuela Repetti e Sandro Bondi. Lei aveva scritto una lunga lettera per spiegare i motivi dell?addio, poi Silvio Berlusconi li ha invitati a pranzo e ha ricomposto e ingessato una frattura che, al momento, sembra in via di guarigione. Il Misto conta in Senato ventinove nomi.
Alla Camera la situazione appare ancora pi? complessa, per un totale nel Misto di 36 deputati. Quattro le componenti dichiarate: Alternativa libera , con 10 deputati, Movimento associativo italiani all?estero - Alleanza per l'Italia , quattro membri. Ci sono poi: Minoranze linguistiche , con cinque; Partito socialista italiano (Psi) - Liberali per l?Italia (Pli) con sei componenti. E sono 11 quelli non iscritti a nessuna componente e che non ne hanno fondata una propria: Tommaso Curr?, ex grillino come Alessandro Furnari, Cristian Iannuzzi, Vincenza Labriola, Paola Pinna e Alessio Tacconi; Aniello Formisano, un tempo Idv, proveniente da Centro democratico come Pino Pisicchio; l?ex Scelta civica Edoardo Nesi, gli ex Pdl Mauro Pili e Barbara Saltamartini.
Tutti senza una formazione dalla quale si sentano rappresentati ma, naturalmente, nessuno esclude che possano lasciare l?area di parcheggio ?ricollocarsi? in un partito a loro scelta.
Fonte iltempo.it
Un vero schifo.
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